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Un imponente acquedotto che percorre, tortuoso, il sottosuolo della città di Montefiascone.
Grandiosa è l’opera di scavo che fu condotta anticamente e che permette di percorrere agevolmente centinaia di metri di gallerie scavate nella ‘pozzolana‘  .
E’ surreale toccare questo materiale che si sfalda letteralmente tra le dita e, contemporaneamente,  osservare come la galleria non sia mai crollata nel corso dei secoli, anche se in alcuni tratti, per rinforzare la volta, furono costruiti dei muri e dei cunicoli con copertura alla cappuccina.
Molto suggestivi sono alcuni passaggi che danno ingresso all’acquedotto: si aprono in vari punti da pareti in muratura e provengono chiaramente da ambienti sovrastanti, sono probabilmente collegamenti con cantine ed ambienti ipogei.
La portata dell’acqua non sembra aver mai avuto dimensioni esagerate, questo a giudicare dalla canaletta dove scorre tutt’ora (limpidissima) che è dimensionata per un flusso limitato.
In prossimità della chiesa di San Flaviano, si trova una spettacolare ‘torre‘ sotterranea.
Il termine torre è improprio anche se la ricorda molto, ma questa è la prima cosa che mi è venuta in mente quando l’ho vista, inaspettata, uscire dall’oscurità.
Si tratta in realtà di un pozzo in muratura collegato alla sovrastante basilica di San Flaviano e che verosimilmente serviva per prelevare acqua.
Deve però essere stato usato successivamente come butto in quanto è colmo di detriti e di ossa.
Da notare che in questo tratto la volta è alta diversi metri: una spettacolare camera sotterranea.

Attualmente si possono percorrere parecchie centinaia di metri prima di doversi fermare davanti ad un tratto ostruito da materiale franato, ma il fatto che la condotta prosegua oltre è chiaramente indicato dall’acqua che riesce a filtrare senza problemi.
Ringrazio (tanto) l’amico Sante che mi ha fatto questo regalo e Giuseppe per la disponibilità.

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