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Individuato nei primi anni ’70 questo che probabilmente è un tempietto falisco venne allora segnalato agli adetti ai lavori e fu anche oggetto di ricognizioni, in seguito è rimasto dimenticato e ricoperto dalla vegetazione.

Si riconoscono due ambienti che originariamente dovevano essere divisi ma ora per il crollo della parete divisoria e della facciata, sembrano contigui.
Gli ambienti presentano varie lavorazioni, con nicchie, ripiani, canalette sul pavimento, vaschette.
Nell’ambiente di destra c’è anche quella che sembra una finta porta ben visibile sulla parete di fondo e forse ce ne sono altre 2, una per ogni lato, mentre davanti venne scavata una profonda ed ampia fossa che durante un saggio della soprintendenza portò alla luce reperti che vanno dal IV secolo a.C. al II secolo d.C.
Nell’aerea circostante il sito vennero individuati reperti del X-VII secolo a.C.

In base alle caratteristiche degli ambienti si pensa che questo fosse un luogo di culto più che di sepoltura ma nella valle circostante si incontrano altre emergenze, in particolare alcune aperture che dall’esterno fanno pensare di essere di fronte all’ingresso di una tomba ma poi, verificando, si nota che non proseguono verso l’interno se non per poche decine di cm.
Potrebbero forse essere queste delle ‘finte porte‘ poste sopra le camere sepolcrali che andrebbero quindi cercate in basso, ma attualmente non c’è quasi nulla di visibile in tal senso forse perchè ricoperto dal terreno accumulatosi nei secoli.

Vanno segnalate anche alcune brevi ‘vie cave’ che davano accesso all’area.

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