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Sul finire del 2021 con gli amici Marco e Roberto siamo andati a cercare questo luogo. Mentre lo visitavamo ci siamo confrontati provando a ipotizzare, ma non è affatto facile,  per quali scopi sia stato creato e utilizzato.
Quelle che seguono sono le mie impressioni personali che solo in parte coincidono con quelle dei miei amici e, soprattutto, non è detto che siano verosimili.

Probabilmente il problema principale è che il luogo potrebbe avere avuto un riutilizzo che ne ha sconvolto l’aspetto iniziale.
Ma andiamo con ordine. Dividerei il luogo in 3 zone.

La 1a zona, quella dall’aspetto più ‘magico‘ è composta da un breve  passaggio rupestre dove le pareti presentano una serie di nicchie enigmatiche. Alla loro base è presente, un piccolo piedistallo che doveva sorreggere qualcosa. L’idea è quella di piccole statue o icone sacre, più che urne, visto che il luogo è all’aperto (sempre che lo fosse anche in origine).
Ci sono poi degli scalini che conducono a una piattaforma sopraelevata e arrotondata: forse un luogo per rituali?
Segue poi un ambiente che originariamente era ipogeo, l’ingresso ora risulta franato, che contiene sulle pareti un’altra serie di nicchie simili a quelle precedenti.
Qui si nota che le  nicchie sono disposte a coppie di due nicchie più grandi con una nicchia più piccola che le separa.

 

La 2a zona stupisce il visitatore: si tratta di una grande ‘vasca‘ ovale, vuota,  che contiene da un lato una sorta di passaggio arcuato ottenuto risparmiando la roccia.
Visto così si fatica a capirne la funzione.
A noi questa ha dato l’idea di essere stata utilizzata come cisterna per l’acqua, utile per coltivare i campi circostanti. Una grande cisterna che poteva essere riempita canalizzando  l’acqua piovana e quella di qualche sorgente attigua che al momento non è individuabile (nelle immediate vicinanze della struttura è presente una sorta di canalizzazione, ma che non punta alla vasca).
In un punto della vasca è  presente -poco sotto il bordo- un foro, presumibilmente di uscita. Il fatto che possa essere stata una vasca per l’acqua lo rafforza la presenza di numerosi interventi di tamponamento applicati in vari crepe e spaccature delle pareti. L’ipotesi è che questa funzione pratica di raccolta delle acque possa essere di molto successiva alla prima fase che era invece di culto.

É presente poi una 3a zona composta da ambienti ipogei che si trovano a una quota sovrastante la vasca. Al di là di un crollo importante gli ambienti sono ben conservati: si tratta di stanze e corridoi scavati nel tufo con qualche nicchia ed enormi finestroni. Difficile ipotizzare la loro funzione iniziale.
Ci sono però delle osservazioni da fare: uno di questi passaggi  ipogei conduce, scendendo tramite degli scalini, dentro alla vasca, affacciandosi però a circa 1 metro e mezzo di altezza: perché?
Un secondo passaggio ipogeo si affaccia sempre sulla vasca ma qui si può notare, sulla parete, una nicchia del tutto simile a quelle delle 1a zona.


Ed è questo particolare, che potrebbe rivelare un collegamento tra quelli che sembrano settori completamente diversi come tipologia, epoca e funzionalità.
Un particolare che mi fa venire in mente una personale ipotesi: lo scavo della vasca, in epoca successiva, potrebbe avere in larga parte rimaneggiato (distrutto e allargato) delle strutture (ipogee o non) del tutto simili a quelle della 1a zona, strutture che ora non sono più visibili ma che la nicchietta ‘sopravvissuta‘ testimonierebbe.

Ci sarebbero altre considerazioni da fare come ad esempio la presenza -nel passaggio arcuato- di una singola finestrella che guarda in direzione sud-est, ma qui mi fermo per non fare ipotesi azzardate di archeoastronomia.

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