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Lungo il corso di un piccolo torrente, nel punto dove l’erosione ha creato una gola particolarmente stretta e profonda, subito prima, fu costruito un sbarramento in muratura utilizzando massi grezzi del posto.
Inizialmente, trovandomi a passare di lì ho notato un pezzo di muro e in un primo momento ho pensato che fossero i resti di un ponte, ma poi riflettendo ho capito che il fine dell’opera era quello di creare un invaso per accumulare l’acqua.
Colpisce l’altezza che il manufatto veniva ad avere, quasi una decina di metri si direbbe, dal fondo del fosso fino alle alte ‘spalle‘ ancora oggi visibili da ambo i lati.
É vero che la vallata in questo punto è stretta ma considerata la profondità e quindi l’altezza dello sbarramento, l’invaso che si veniva a creare era tutt’altro che trascurabile.
Riflettendo direi che la prima impressione (quella del ponte) non era poi così sbagliata: con l’invaso pieno,  la carrareccia che ci passava vicino veniva sommersa e a quel punto lo sbarramento doveva servire anche come ponte, forse solo pedonale, ma comunque indispensabile a passare da una sponda all’altra.
Col passare del tempo, l’opera ormai abbandonata è stata, pezzo dopo pezzo, travolta dalla forza della natura tanto che attualmente -come detto- ne rimane in piedi solo una parte.

 

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