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La particolarità di questo posto non è la cascata, anche se molto bella è un salto di pochi metri, ma le gallerie che si aprono ai suoi lati.

Ben 2 gallerie, una per lato: che cosa sono?

Esternamente hanno l’aspetto di cunicoli ogivali, molto stretti in questo caso e alti poco più di un metro, in origine.

Internamente però le cose cambiano: gli stretti cunicoli diventano delle gallerie.

Quella di sinistra è appena più facilmente percorribile dell’altra, ma bisogna comunque stare accovacciati.
E’ di forma grossomodo quadrata e prosegue inizialmente quasi diritta per una decina di metri, per poi effettuare una svolta a sinistra ad angolo retto, anche se si notano altri brevi scavi sulla destra e di fronte.
La galleria prosegue ancora per alcuni metri e, passando attraverso una specie di “porta“, termina in un ambiente irregolare, dove si nota qualche crollo.

La galleria di destra è molto più angusta, si può procedere a fatica, carponi, oppure strisciare, anche questa dopo alcuni metri (circa 15) svolta a sinistra per poi terminare poco dopo.

Come detto, dall’esterno, le 2 gallerie presentano la forma dei classici condotti ogivali per la cattura delle acque.
Non è dato sapere se la maggiore dimensione interna è frutto di ampliamenti successivi e quale fosse lo scopo di questi.

Se furono costruiti per convogliare le acque sotterranee allora evidentemente l’obiettivo era quello di aumentare la portata del flusso che arrivava tramite la cascata.

Proprio di fronte alla cascata, fu costruito uno sbarramento (ne sono ancora visibili piccoli tratti) che consentiva di creare un bacino, ma l’acqua accumulata non poteva essere molta vista la vicinanza tra la cascata e lo sbarramento.

In questa ottica le gallerie potevano fungere anche da ‘serbatoi‘ permettendo di accumulare maggiori metri cubi di acqua quando il livello cresceva, c’è da dire che l’acqua poi finiva, tramite un canaletto in delle vasche ancora oggi funzionanti che, in occasione della nostra visita, avevano assunto un bel colore verde per la presenza di una pianta acquatica detta “Lenticchia d’acqua”.

Parliamo però di costruzioni (lo sbarramento e le vasche) che non sembrano certo antiche.
Una teoria più suggestiva può essere quella che vede questo come un antico luogo di culto, legato all’acqua e alla madre terra.
Teoria che meriterebbe approfondimenti.

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