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Durante una giornata invernale battuta da una bella tramontana, mi aggiravo senza una meta precisa per delle vallate, apprezzando lo scorrere tra le rocce dell’acqua limpida di un torrente.

All’improvviso mi sono trovato davanti un vecchio ponte. Non molto grande ma … che meraviglia e che sorpresa!

Costruito in pietra grezza e mattoni, il ponte ha un aspetto malconcio e si presenta tutto avvolto dalla vegetazione, ma questo contribuisce alla sua bellezza.
Nel ponte, che pur resiste ancora in piedi, si notano vari punti in cui le pietre sono cadute via e nella volta si nota un bel buco, un inizio di crollo, che non promette nulla di buono.

Qualche mese dopo ero di nuovo da quelle parti e anche questa volta, senza volerlo, mi sono trovato davanti un secondo ponte, sostanzialmente analogo.
È chiaro che la strada che passava da queste parti, per superare due torrenti distinti, era stata dotata di questi ponti in quanto evidentemente per lunghi periodi dell’anno
l’acqua non permetteva di attraversare i torrenti.

La tecnica costruttiva è la medesima e non c’è dubbio che siano stati costruiti nello stesso periodo, forse durante il XVIII o XIX secolo?
Il fascino di questi manufatti è dato dal loro essere solitari e dimenticati, inghiottiti dalla natura e invisibili sul fondo della valle.

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