Si tratta di una serie di grandi ambienti ipogei che si apre alla base di un’alta parete di tufo, di questi ambienti uno presenta sulle pareti dei numeri etruschi.

Che si tratta di un tipo di numerazione che riprende quella etrusca non c’è dubbio, più incerto è il periodo in cui sono stati incisi, è poco probabile che risalgano direttamente all’epoca del popolo Rasna, più verosimilmente sono stati in uso fino a qualche secolo fa, presso le popolazioni che utilizzavano questi ambienti come stalle.

Al riguardo va precisato che nelle necropoli etrusche si utilizzavano a volte delle ‘lottizzazioni‘ e quindi lettere o numeri per indicare il loculo assegnato.
In questo esempio è visibile una tomba a camera, con finta porta, con assegnato il numero IIII∩XX ovvero 29.

Ho già fatto una descrizione più approfondita dell’argomento in: La Grotta dei Numeri Etruschi e Grotta con strani numeri.

Riguardo a quanto visibile in questo sito, in particolare, c’è solo un simbolo che desta curiosità: si presenta come un cerchio e, in quanto tale, non rientra nei simboli usati come numeri dagli etruschi, difficile dare quindi una interpretazione.
Si può aggiungere che nei pressi degli ipogei si nota una piccola via cava pedonale che sicuramente vi conduceva e, salvo qualche nicchia e vasca, nelle grotte non ci sono elementi particolari che possano rivelare la funzione iniziale per cui le grotte furono scavate.
Fa parte dell’insieme degli ipogei anche un ambiente trasformato a suo tempo in colombario per l’allevamento dei piccioni.