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Alla base di una collinetta semicircolare, sopra la quale fu costruito un castello, si trova una lunga serie di ambienti rupestri che poi proseguono in un costone limitrofo.
Al netto di danneggiamenti, ampliamenti e rimaneggiamenti successivi si notano diversi elementi nelle forme e nelle geometrie che suggeriscono una progettualità che va oltre il concetto di semplice ricovero rupestre.

Mi riferisco alle volte di alcuni ambienti, scavate con grande precisione e suddivise in più sezioni.
Alcune nicchie che ricordano tanto dei loculi o dei cubicoli, alcune di dimensioni che non sono adatte a offrire ricovero per uomini o animali ma che avrebbero benissimo potuto ospitare urne cinerarie. Se ne notano alcune ad altezze che francamente non sembrano adatte a contenere oggetti durante la vita quotidiana.
Alcune nicchie mostrano delle riseghe come quelle per le lastre di chiusura.

Spesso dentro a queste già piccole nicchie si notano numerose nicchiette, una cosa sostanzialmente identica l’avevo già notata anni fa in una zona poco lontano.

Da una delle grotte più grandi si diparte sulla sinistra, in discesa, un cunicolo che conduce poi a una stanza sotterranea, questa struttura però, a giudicare dal tipo di scavo, sembrerebbe più recente del resto del complesso e potrebbe essere stata costruita, in tempi non remoti, col fine di ricavarci una cantina, da cui la necessità si spingersi parecchi metri sotto terra.

Sull’origine del complesso di grotte mi sbilancerei verso un insieme articolato di tombe a camera ipogee, sulle quali però non ho trovato documentazione.

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