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Una chiesetta di campagna dimenticata, ridotta oggi allo stato di rudere e con il tetto crollato.

Entrando si nota subito l’affresco sulla parete di fondo che per essere del ‘1500 si conserva ancora
incredibilmente bene, considerando che è esposto ad ogni tipo di evento meteorologico.

L’edificio, posto sulla strada che collega Porano ad Orvieto, potrebbe essere stato eretto su qualcosa di precedente e molto antico.

Da documenti storici risulta che tale Tommasso Avveduti, nobile orvietano, la fece ristrutturare nel 1550 e la abbellì con un affresco (di autore ignoto) fatto sulla parete dietro l’altare, che raffigura una Madonna con bambino e due santi.

L’iscrizione reca “THOMAS AVEDVTVS RESTAVRAVIT E INTEGRAVIT HANC AEDEM M.D.L.
(Tommaso Avveduti restaurò e integrò questo edificio sacro 1550)

Sotto al dipinto sono indicati i nomi dei due santi: San Giacomo e Sant’Alessio.

Poco altro resta da osservare della chiesa: nulla rimane dell’altare, un semplice oculo sopra l’ingresso, vari rimaneggiamenti nelle mura e probabilmente si intravede una finestra monofora poi murata.

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