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Qualche tempo fa ho notato due elementi in pietra recanti delle scritte in latino, si trovavano appoggiati al un muro di un’abitazione di campagna in rovina.
Ho subito capito che si trattava di qualcosa di interessante così ho fatto delle foto e le ho inoltrate ad un amico archeologo.

L’archeologo ha subito inquadrato i manufatti come are funerarie romane databili tra il II e III sec. dC.

Questa datazione si ricava dall’abbreviazione DM (Dis Manibus), contratta nella maniera visibile (che porta la datazione verso il II sec.) e dai caratteri della grafia (che indicano una provenienza tra il II e il III sec.)

Le iscrizioni sono dediche agli Dei Mani ed una delle due, più leggibile, permette di riconoscere:

[—]RISSIMAE

[—]XII M VI D XXI

“..rissimae” ovvero “alla carissima” e l’età che aveva questa donna alla morte: anni 12 (?) mesi 6 giorni 21.

Per gli anni si legge XII però potrebbe essere anche XXII o XXXII, in quanto non è visibile l’inizio della riga.

La are si presentano capovolte, di seguito riporto le foto capovolte per permettere di apprezzare la grafia.

I manufatti sono stati segnalati alla sovrintendenza e non è escluso un futuro recupero.

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