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Il torrentello che scorre a fondovalle non la racconta giusta: nulla lascia presagire quello che c’è, nascosto, più avanti.
Seguendo il corso d’acqua, poco a poco, il paesaggio cambia, è più buio perché la luce del sole fatica ad arrivare, le pareti si stringono e si fanno sempre più alte ma poi il letto del torrente, a sorpresa, si allarga e diventa un agevole percorso benché molto infossato.
Un percorso con tanti scorci da ammirare, che cambia dopo ogni piena e dove gli strati geologici si mettono in mostra apertamente.

Procedendo ancora per questo percorso sinuoso a un certo punto si raggiunge una ‘conca‘, dalla alte pareti, dove spicca la cascata.
Osservandola bene si nota che, prima del salto principale, ce n’è un altro ma lì la cascata passa sotto a un arco di roccia: un notevole gioco della natura.
Questo è un posto veramente surreale, così nascosto, buio e infossato, un luogo isolato dal mondo esterno, con una cascata rumorosa che ci si butta dentro.

Se non bastasse, a un certo punto del percorso si nota una strettissima deviazione laterale: è un modesto corso d’acqua affluente dell’altro.
Se ci si infila in questo vero e proprio canyon, molto più stretto del precedente e dalle pareti ugualmente alte, si arriva in breve a scoprire con grande stupore la presenza di una cascatella, non grandissima ma molto nascosta e inaspettata e – per questo – affascinante.

Questa è la prima volta che riesco a vedere questo luogo con lo scorrimento dell’acqua, le altre volte, pur apprezzandone la bellezza lo avevo trovato immancabilmente asciutto.
Dimenticavo: perché “Cascata degli Etruschi“?
Non lontano è stata rinvenuta una necropoli etrusca, chissà se i nostri antenati scelsero questa zona proprio perché meravigliati da tanto spettacolo della natura.

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