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Piccolo insieme di grotte sul fianco di una collina che si affaccia lungo la valle del Tevere, non lontano da Orvieto.
In parte franate, sono state usate sicuramente come cantine anche in tempi recenti, negli ambienti si notano vari adattamenti: ripiani, nicchie, pozzi di areazione.
Le grandi aperture circolari possono suggerire o una precedente presenza di cisterne per l’acqua oppure una funzionalità legata alla conservazione dei cereali, una sorta di silos sotterranei, le cosiddette “fosse granarie“.

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