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A un primo sguardo si potrebbe pensare alle rovine di un ponte (ma la larghezza della struttura appare ridotta per un ponte viario) ma poi, osservando bene, si nota la presenza di una condotta idraulica, quindi doveva trattarsi di un acquedotto  che in questo punto scavalcava il fosso con, si direbbe, un’unica imponente campata.
Dalla fattura si può ipotizzare che l’acquedotto possa essere stato costruito in epoca post medievale, anche se alcune porzioni di muratura sembrerebbero più antiche (ben vengano osservazioni e commenti al riguardo),  la condotta dell’acqua era di dimensioni importanti come si può notare da quel che resta della tubazione.
Se effettivamente era a campata singola il crollo evidentemente non fu causato dalla furia delle acque durante qualche piena (troppo alta l’arcata per essere raggiunta) ma bensì dall’incuria occorsa nel tempo.
A probabile conferma di questo,  nel fosso sottostante,  non rimane traccia di un basamento per un pilone centrale né delle parti crollate, evidentemente distrutte e portate via dalle piene nel corso degli anni.
Il tutto è molto suggestivo, le dimensioni sono imponenti.

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