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Aggirandosi nel bosco si notano emergere dalla vegetazione delle strutture in cemento, sono quello che resta di uno stabilimento di estrazione mineraria attivo negli anni ’30 e fino alla fine degli anni ’40.
A una certa distanza dall’impianto c’erano le miniere dalle quali si estraeva il materiale grezzo che sottoposto a lavorazione nello stabilimento, si trasformava in brecciolino molto fine che veniva poi inviato – per la lavorazione finale – a uno stabilimento, sembra, in provincia di Roma.
Il materiale finale ottenuto era l’alluminio.

Dell’impianto rimangono alcune rovine come muri, torrette, vasche ed altri ambienti per la lavorazione oltre a una torretta per la distribuzione dell’energia elettrica.
E’ notevole come la vegetazione si sia ri-impadronita di tutto avvolgendo con radici, tronchi e rami tutto il cemento, ormai sgretolato e arruginito.
Mentre le miniere, individuabili con fatica, sono in parte crollate e in parte a rischio crollo.

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