Scroll to Content

Mulino dei Granchi‘ può sembrare un nome di fantasia ma vi assicuro che il posto si chiamava veramente così, anche se con un termine dialettale molto più ruvido.
I granchi in questione dovevano essere per forza quelli di fiume (Potamon fluviatile) ma non so se ci sono ancora oggi, l’acqua comunque è piuttosto pulita.
Il mulino mi si è presentato davanti agli occhi esattamente come me lo ero immaginato per anni: abbandonato, nel buio del fondovalle e molto vicino al corso d’acqua.
La struttura si è conservata piuttosto bene anche perchè è stata in funzione fino ai primi decenni del ‘900, tanto che sono ancora in posizione le macine.
Difficile, invece, individuare oggi la gora, ovvero il canale che deviando le acque del fosso, alimentava il mulino, a dire il vero si nota un grosso muraglione di sassi che doveva fungere da barriera per creare la vasca di accumulo dell’acqua, ma è tutto coperto dalla vegetazione.
Con l’occasione ho fatto un giretto per il fosso, un fosso che conosco bene e che anche stavolta ha regalato degli scorci di tutto rispetto.

 

Rispondi

error: